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“Stop al vandalismo grafico”. Proposta per una campagna di prevenzione

Anno: 2000

a cura di: AA.VV.

Contenuti:

 

opuscolo a cura del Comune di Roma e dell’Istituto Centrale per il Restauro, 2000, formato 16x24, 46 pagine, illustrazioni a colori e in b/n, fuori commercio

 

 

 

ABSTRACT

 

Milioni di persone vengono a Roma ogni anno per visitarla. Il fascino che Roma esercita in ogni parte del mondo deriva dalla ricchezza della sua lunga storia e dal fatto che ancora oggi nelle sue piazze, nelle chiese, nei monumenti, nelle ville, nelle pietre delle sue antiche strade quella storia si può vedere, toccare, decifrare, godere. Per questo ci sono dei luoghi di Roma che tutto il mondo, anche il più lontano dal Mediterraneo e dall’Europa, conosce e riconosce come patrimonio della vicenda dell’umanità e quindi anche come proprio patrimonio. Chi vive a Roma fruisce, da questo punto di vista, uno straordinario privilegio. Ma chi vive a Roma dovrebbe anche sentire come propria la responsabilità di far sì che questo eccezionale patrimonio di cultura, di storia, di identità non si guasti o si disperda. È una responsabilità che ricade prima di tutto sulle istituzioni, sia locali che nazionali, ma che è anche di tutti noi. Bisogna evitare, intanto, che un’eredità così preziosa possa essere messa a rischio da atti di vandalismo, da scritte, incisioni, colpi, dai mille guasti che rovinano i monumenti qualche volta irrimediabilmente o che costringono a costosi e difficili interventi di recupero e di restauro. I motivi di questi comportamenti sono molti e diversi. C’è anche, qualche volta, il desiderio assurdo di lasciare una qualche impronta di sé proprio là dove respirano ancora le orme della storia. È una tentazione che occorre evitare, sono comportamenti che occorre scoraggiare in modo fermissimo. Può aiutare, forse, saperne di più: sulla storia dei monumenti, sulle malattie delle anche pietre prodotte dal nostro modo di vivere, dal traffico e dall’inquinamento; sulle risorse che si devono spendere per garantirne la conservazione e il restauro; sulla qualità e sul costo degli interventi con cui si rimedia, quando è possibile, a questi atti vandalici; sul fascino del restauro, sulla fatica della conservazione, sulla bellezza e allegria del godimento di queste tracce della storia. Questa pubblicazione, che è stata resa possibile grazie alla collaborazione con le istituzioni che si occupano del problema a livello locale e nazionale, vuole offrire agli insegnanti informazioni e spunti per sviluppare con i loro allievi lavori di gruppo, ricerche e riflessioni sul tema del vandalismo grafico con un duplice obiettivo: far crescere nei giovani il senso di identità con la storia che li circonda, utilizzare la loro creatività per lanciare un forte messaggio contro la distruzione del patrimonio artistico. Ciò che è distrutto, è distrutto per noi, che ne saremmo arricchiti. Se poi è distrutto da noi, vuoi dire che vogliamo fare del male a noi stessi.

 

 

INDICE

 

Luisa Cardilli (a cura di), Prefazione

Monica Ardemagni (a cura di), Il patrimonio culturale

Introduzione - Definizione del termine patrimonio - La lista del patrimonio mondiale - I Beni Culturali - II Bene Pubblico - I Beni Culturali di Roma - Perché conservare il patrimonio culturale? - Problematiche connesse al patrimonio

Marisa Laurenzi Tabasso (a cura di), La fragilità del patrimonio

Introduzione - I principali nemici - II rischio antropico: l’uomo come produttore di cultura e come distruttore

Cardilli, M. Laurenzi Tabasso (a cura di), Il fenomeno delle scritte vandaliche

Introduzione - Le motivazioni per il vandalismo grafico - La situazione nei diversi quartieri di Roma - La situazione negli altri paesi

Giuseppina Fazio, Annamaria Pandolfi (a cura di), Gli aspetti conservativi

Introduzione - I materiali dell’architettura

Gli effetti delle scritte vandaliche sui monumenti: le difficoltà della rimozione - Le conseguenze economiche - Le possibili alternative

Cristina De Gregorio (a cura di), Spunti di riflessioni ed indagini