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L'ISCR al Salone RESTAURO-MUSEI 2017 di Ferrara

Data: 17/03/2017

L'intervento sul Nettuno di Bologna, la metodologia del restauro e le tesi di laurea ISCR degli ultimi due anni accademici sono i temi proposti dall'Istituto per il Salone di Ferrara: tre convegni dal 22 al 24 marzo.

Tre giorni fitti di appuntamenti alla XXIV edizione del Salone ferrarese, grande vetrina nazionale che dal 2016 ha ampliato la propria area di interesse anche al Sistema Museale Italiano e ha modificato la denominazione in RESTAURO-MUSEI Salone dell’Economia, della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione e dei Beni Culturali e Ambientali.

L’ISCR conferma la sua presenza al Salone ferrarese anche quest’anno nell’ambito dello spazio allestito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, uno dei principali partners e patrocinatore della manifestazione

L’Istituto è impegnato in tre diversi appuntamenti. Si comincia mercoledì 22 marzo con il convegno dedicato ai problemi di conservazione per la ricomposizione dei frammenti e l’integrazione delle lacune. Attraverso l’illustrazione di numerosi casi di studio particolarmente significativi, diversi per materiali, epoche e metodi d’intervento, verranno delineati i presupposti teorici ed evidenziate le scelte più innovative.

Si prosegue giovedì 23 marzo con il convegno “a quattro mani” condiviso tra l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e l’Opificio delle Pietre Dure, tutto dedicato ai neolaureati delle due Scuole di Alta Formazione e Studio del MiBACT. Al tavolo dei relatori si alterneranno venti giovani restauratori, laureati e abilitati negli ultimi due anni accademici, che presenteranno le tesi che maggiormente si sono distinte per gli aspetti innovativi e per le proposte anche di carattere sperimentale. Gli interventi saranno presentati dai Direttori delle due SAF.

Ultimo appuntamento sarà venerdì 24 marzo con il convegno che farà il punto sul restauro della Fontana del Nettuno del Giambologna a Bologna.  L’intervento, avviato nel 2016 su iniziativa del Comune di Bologna, ha visto il coinvolgimento dell’Università di Bologna, dell’ISTI-CNR di Pisa e dell’ISCR, progettista ed attuatore degli interventi conservativi sulle superfici lapidee e bronzee svolti come cantiere didattico degli allievi della Scuola di Alta Formazione. I lavori sono ancora in corso e si concluderanno nell’ottobre 2017.

Il programma di Restauro-Musei e la partecipazione MiBACT alla kermesse è stata presentata alla stampa lo scorso giovedì 16 marzo dal Sottosegretario Antimo Cesaro, da Carlo Amadori (capo progetto RESTAURO-MUSEI – Acropoli), da Marcello Balzani (Università di Ferrara) e da numerosi rappresentati MiBACT. Tra questi Donatella Cavezzali, Direttore della Scuola di Alta Formazione dell’ISCR che ha illustrato i temi che si discuteranno nei tre convegni ISCR.

Nello spazio MiBACT all’interno del Salone non potrà mancare un focus sul terremoto che lo scorso anno ha devastato ampie zone del Centro Italia. Poster esplicativi daranno conto delle attività che le tre istituzioni MiBACT preposte alla conservazione e restauro (ISCR, OPD e ICRCPAL) e il Comando Carabinieri TPC hanno svolto nelle fasi dell’emergenza, delle verifiche e del risanamento dei Beni Culturali.

Non è un caso se uno dei temi degli incontri ISCR (quello di mercoledì 22) è la ricomposizione dei frammenti. Come ha spiegato Donatella Cavezzali al microfono dell’Agenzia Dire “Le calamità naturali, così come le guerre, ci restituiscono spesso opere d'arte in pezzi, in frammenti. È importante per noi in questo momento aprire una riflessione di carattere teorico e filosofico su quale possa essere il senso oggi di ricomporre dei frammenti, intesi in senso molto vasto: dall'affresco al monumento, fino al sarcofago fittile. È un tema che coinvolge non solo le alte tecnologie, compresa la realtà virtuale, ma sicuramente anche la filosofia che deve supportare le nostre azioni a ogni passo. Come Istituto fondato da Cesare Brandi, ci sentiamo di poter inaugurare questa riflessione e, in un ampio spettro, speriamo di poterla sviluppare nei prossimi anni insieme a molti altri protagonisti".

Tra i casi di studio di cui si parlerà anche il restauro dei busti di Palmira arrivati all'ISCR alla fine del 2016 proprio per poter essere ricomposti e da poco riconsegnati alla Siria, e le applicazioni delle nuove tecnologie per la ricomposizione di un affresco importantissimo della chiesa di San Pietro a Tuscania, gravemente danneggiato dal terremoto del 1971 e ancora non completamente ricomposto.  Le nuove tecnologie consentiranno finalmente di formulare nuove ipotesi di ricostruzione.

Visita il sito di RESTAURO-MUSEI XXIV edizione