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Museo di arte contemporanea all'aperto Piscina Arte Aperta. Conferenza stampa

Data: 25/06/2021

Restauro delle opere di Giacomo Soffiantino, "Omaggio a Piscina", 1991; Antonio Carena, "Due trance di Cielo", 1991; Francesco Tabusso, "Canneto a Piscina", 1993

Il 28 giugno dalle ore 11 si terrà, presso la Sala degli Svizzeri a Palazzo Chiablese (Torino), la conferenza stampa dal titolo “Museo di arte contemporanea all’aperto Piscina Arte Aperta. Restauro delle opere di Giacomo Soffiantino, “Omaggio a Piscina”, 1991; Antonio Carena, “Due trance di Cielo”, 1991; Francesco Tabusso, “Canneto a Piscina”, 1993”.

L’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) ha aperto un cantiere pilota di conservazione e restauro su tre opere d’arte del Museo di Arte Contemporanea all’Aperto Piscina Arte Aperta (P.A.A) nel comune di Piscina (TO). L’intervento si inserisce in un protocollo d’intesa tra la Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali (DG ERIC) e la Soprintendenza per la Città metropolitana di Torino (SABAP To), il comune di Piscina, il Museo stesso, e l’ICR a cura delle Scuole di Alta Formazione e studio del corso di laurea magistrale in Conservazione e Restauro dell’ICR - sedi di Roma e Matera.

Nel 1991, fu un piscinese d’adozione e pittore per hobby, Antonio Panino, ad avere l’idea di adibire le mura degli edifici nella zona concentrica del paese a luogo di esposizione di opere d’arte, allo scopo di creare una collezione permanente e visitabile da tutti
L’iniziativa, chiamata “Piscina Arte Aperta”, divenne un appuntamento annuale e rese il paese un luogo rinomato nel settore dell’arte contemporanea piemontese, coinvolgendo artisti del calibro di Casorati, Soffiantino, Carena, Campagnoli, Tabusso, Ruggeri, Ramella, Ragalzi, Griffa, Astore, Cordero Preverino

La collezione si arricchì gradualmente nell’arco di una decina di anni, fino a raggiungere il numero di circa 70 opere.

L’attività della SAF, avviata nell’ambito del Museo “Piscina Arte Aperta” mediante un seminario multidisciplinare teorico-pratico destinato agli allievi del V anno delle SAF ICR di Roma e Matera di tutti i percorsi formativi (PFP1 – PFP2 – PFP4), consente agli allievi di confrontarsi con problemi complessi, legati all’eterogeneità dei materiali costitutivi, e di operare insieme ai colleghi di altri percorsi formativi.

I tre lavori sono stati scelti, infatti, sia per limportanza degli autori, sia perché sono state realizzate su supporti differenti, che, di conseguenza, determinano diverse morfologie di degrado della pellicola pittorica. Le opere oggetto dell’intervento sono costituite da dipinti murali realizzati con materiali sintetici o lastre metalliche, anch’esse dipinte con smalti sintetici, messi a dura prova dall’esposizione all’aperto, il cui restauro ha coinvolto e entusiasmato tutti gli studenti.

Si possono scaricare in allegato il comunicato stampa e tutti i documenti della cartella stampa.