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Avviato a Padova intervento conservativo sulle sculture di Giovanni Pisano

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Data: 14/09/2022

Il cantiere didattico nella Cappella degli Scrovegni sarà dedicato allo studio delle sculture collocate sopra l'altare

Dal 29 agosto al 31 ottobre 2022 l’ICR sarà attivo nella Cappella degli Scrovegni di Padova,  con un cantiere didattico dedicato allo studio delle sculture di Giovanni Pisano collocate sopra l’altare della Cappella, e alla valutazione delle loro condizioni conservative.
Il cantiere costituirà inoltre l’occasione per estendere le valutazioni anche al monumento funebre di Enrico Scrovegni, presente nell’abside della Cappella, e alla statua dello stesso committente conservata nell’adiacente sagrestia.

Il gruppo marmoreo, posizionato sull’altare della Cappella Scrovegni, si compone di una scultura centrale raffigurante la Madonna col Bambino, cui si affiancano simmetricamente due figure di Angeli cerofori.
L’epigrafe collocata sui tre lati del basamento della Vergine reca l’iscrizione in caratteri gotici "DEO GRATIAS+ OPUS / JOH[ann]IS MAGISTRI NICOLI / DE PISIS" e attesta dunque l’autografia dello scultore Giovanni Pisano, che dalla figura centrale si estende agevolmente alle sculture laterali.

La Vergine è raffigurata nell’atto di sostenere il Bambino con la mano sinistra, mentre con la destra trattiene un lembo della lunga veste che cade a ricoprirle integralmente i piedi; reca in capo una corona e volge lo sguardo amorevole verso il figlio, che si protende a sua volta verso di lei poggiando il braccio destro sul suo petto, instaurando in tal modo un dialogo di straordinaria e delicata intensità emotiva.

I due Angeli sui lati, caratterizzati dalle fisionomie taglienti e dalle chiome compatte modulate in ciocche voluminose, torcono leggermente il busto per orientarsi simmetricamente verso la figura centrale, in direzione della quale rivolgono con entrambe le mani un candelabro.

Sotto il profilo stilistico, la raffinata sintesi formale e l’elegante riferimento transalpino del ritmico hanchement con cui la madre bilancia il peso del figlio inarcando il corpo in contrappunto, consentono di inquadrare agevolmente il gruppo plastico nella produzione più matura di Giovanni Pisano, in un contesto cronologico che ben si adatta alla data di consacrazione della Cappella, avvenuta il 25 marzo 1305.

L’Istituto vanta una lunga tradizione nella conservazione del patrimonio lapideo dorato e policromo, come attesta tra gli altri l’intervento sulla pregevole facciata dell’Oratorio di San Bernardino a Perugia, opera di Agostino di Duccio (1461).

L’intervento conservativo intende porsi in continuità con l’azione di manutenzione periodica a cui sono sottoposti, una settimana ogni anno, i dipinti murali della Cappella e consentirà, attraverso moderne indagini multispettrali e diagnostiche non distruttive, nonché all’esame diretto delle superfici, di acquisire nuove informazioni per una più approfondita comprensione della tecnica utilizzata da Giovanni Pisano, sia nello scolpire la pietra, sia nella successiva decorazione pittorica delle superfici.