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ITP International Training Projects all'ICR

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali sostiene da sempre gli scambi internazionali sulle tematiche di propria competenza. Il proposito di dare incremento a tali scambi, con l’offerta di corsi formativi di alto livello rivolti ai paesi terzi, era già stato annunciato dal Ministro Dario Franceschini in occasione della Conferenza dei Direttori degli Istituti Italiani di Cultura, tenuta presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale il 25 giugno 2015. Gli ITP- International Training Projects sono stati finanziati grazie al D.M. del 7 agosto 2015 avvalendosi degli utili dell’esercizio finanziario 2014 della società Ales S.p.a. (ex ARCUS).

Gli ITP International Training Projects, avviati nel 2016, prevedono diversi settori di formazione, Conservazione/Restauro, Conoscenza dei Beni Culturali, Tutela dei Beni CulturaliMusica e Spettacolo dal vivo.

Il programma, coordinato dalla Direzione Generale Educazione e Ricerca, ha coinvolto Istituti di eccellenza del MiBAC: l’Istituto Centrale per il Restauro, l’Opificio delle Pietre Dure, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, l’Istituto Nazionale per la Grafica, il Piccolo Teatro di Milano e l’Accademia Teatro alla Scala di Milano, oltre al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

I piani didattici dei 107 corsi complessivi proposti hanno una durata che varia da una a otto settimane e comprendono una vasta gamma di temi e di settori specialistici, e vari livelli di approfondimento.

Unico progetto che è stato realizzato in Convenzione tra Direzione Generale Educazione e Ricerca e Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) è quello rivolto agli Stati membri dei Paesi CARICOM (i paesi della Comunità Caraibica) le cui attività di formazione, organizzate dall’ICR e dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, sono state avviate nel 2018.

L’offerta formativa predisposta dell’ICR nell’ambito del programma ITP prevede trenta diversi corsi a carattere specialistico, in prevalenza di tipo teorico/pratico, articolati in due livelli, intermedio e avanzato, e dedicati a chi già opera nel settore. La durata varia da una a più settimane fino al massimo di tre.

I temi comprendono metodologie ormai consolidate nella pratica dell’Istituto dalla prevenzione del rischio a livello territoriale, al restauro dei manufatti tessili, del cuoio e della pelle, e includono molti corsi specialistici su nuove tecnologie quali la reintegrazione pittorica a tratteggio e puntinato, o il restauro strutturale dei supporti lignei, fino alle metodiche di più recente acquisizione quali l’utilizzo del laser nella pulitura o delle tecniche e strumenti 3D per la documentazione. Ampio spazio è stato assegnato ai corsi sulla conservazione preventiva, quali il trasposto e la movimentazione delle opere d’arte e quello sulla protezione delle aree archeologiche.

Non sono state trascurate le tematiche ambientali: i due corsi sul restauro ecosostenibile porranno l’accento sull’utilizzo dei solventi e delle loro miscele a ridotto impatto ambientale.

I corsi sono rivolti a professionisti del settore indicati dai Paesi richiedenti ma anche a studenti universitari o di scuole di alta formazione nel caso in cui il Paese sia sprovvisto di esperti. I partecipanti sono selezionati direttamente dalle Autorità locali nei Paesi di provenienza in base alle loro esigenze, e le candidature devono pervenire agli Istituti organizzatori attraverso le nostre rappresentanze diplomatiche nei Paesi richiedenti, in modo che siano definite le procedure di assegnazione delle borse di studio previste, che come i corsi sono completamente a carico del progetto MIBAC.

L’Istituto Centrale per il Restauro è un Istituto specializzato nel campo del restauro, della conservazione e della formazione specialistica a livello universitario. Fin dalla sua fondazione nel 1939, ha svolto un ruolo fondamentale in questi settori di competenza anche a livello internazionale. È membro permanente del Consiglio Generale dell’ICCROM. Partecipa a numerosissimi progetti promossi dalla Commissione Europea e dal Comitato per il Patrimonio mondiale dell’UNESCO del quale è uno degli interlocutori privilegiati. Una delle più importanti finalità perseguite nell’azione internazionale è quella della formazione di tecnici che siano in grado di affrontare i problemi della conservazione e del restauro delle aree archeologiche, dei siti monumentali, dei complessi decorati e delle opere mobili esistenti nei paesi di appartenenza.

Alla consulenza tecnica fornita dall’Istituto negli specifici settori e al suo diretto intervento in restauri di particolare importanza e complessità si è così sempre più affiancata l’attività della formazione con l’organizzazione di corsi, di centri per il restauro, di laboratori scientifici, affermando così un primato dell’Italia nel campo del restauro. L’Istituto è stato chiamato ad esportare il suo know-how a livello mondiale per la riconosciuta alta professionalità dei suoi tecnici e per gli esiti dei suoi interventi. Fra gli esempi più recenti si può citare il progetto per la creazione del CIK - Central Institute for Conservation di Belgrado in Serbia, nato sul modello culturale italiano dell’ICR, e i molti programmi di formazione svolti dall’ICR a livello mondiale tra cui si possono segnalare i più recenti in Corea, Giordania, Sudan, Iraq, Afghanistan, Kosovo, Cina, Egitto e India.

Per ulteriori informazioni visita il sito International Training Projects