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Acquisizioni 3D per MUSAS. È la volta del museo di Egnazia

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Data: 12/02/2018

Nuova tappa del progetto MUSAS. Tutela valorizzazione e messa in rete del Patrimonio Archeologico Subacqueo (Campania, Calabria, Puglia). Le scansioni 3D confluiranno nel grande portale web del Museo Virtuale dell?Archeologia Subacquea

Proseguono i lavori per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo di Egnazia (Fasano, BR).  I tecnici della 3D Research Srl, spin-off del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università della Calabria, hanno completato l’acquisizione tridimensionale dei reperti archeologici di provenienza subacquea custoditi nelle sale e nei depositi del Museo Archeologico Nazionale "Giuseppe Andreassi". L’operazione rientra nelle attività di digitalizzazione del patrimonio previste dal Progetto MUSAS, ideato e diretto dall’archeologa dell’ISCR Barbara Davidde, per la sperimentazione su scala sovraregionale di un modello integrato di monitoraggio e valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso, nelle collezioni museali e in situ, in modo da costituire una buona pratica da estendere e replicare su altri siti.

Le ricostruzioni 3D dei reperti di provenienza subacquea da Egnazia e dintorni, fra cui spiccano alcune ancore litiche, un gigantesco dolium, numerose anfore da trasporto e una statuetta bronzea femminile, presumibilmente utilizzata come peso di stadera, confluiranno in un grande portale web per la fruizione del Museo Virtuale dell’Archeologia Subacquea, attualmente in corso di progettazione. Il progetto MUSAS permetterà inoltre la realizzazione di un sistema di esplorazione aumentata dei siti archeologici sommersi di Baia e Egnazia e la messa in opera di una rete di nodi sensori sottomarini innovativi, dispiegabili in modo flessibile per il monitoraggio ambientale, funzionale alla verifica dello stato di conservazione dei siti e alla localizzazione dei subacquei.

Terminata la fase di acquisizione tridimensionale dei reperti nel Museo, per il sito di Egnazia sono previste a breve nuove attività: gli archeologi e i tecnici del progetto MUSAS saranno presto nuovamente operativi in acqua, per permettere una migliore conoscenza del grande porto cittadino, le cui strutture sono in parte sommerse dinanzi all’acropoli. Anche in questo settore si procederà ad una campagna di acquisizioni 3D per la realizzazione di contenuti da inserire nel portale del progetto.

Sul Progetto MUSAS, Musei di Archeologia Subacquea. Tutela valorizzazione e messa in rete del Patrimonio Archeologico Subacqueo (Campania, Calabria, Puglia) vedi anche le precedenti notizie su questo sito.

Il Progetto MUSAS a Cadice per il convegno SOMA 2017 - 20/09/2017

http://www.icr.beniculturali.it/pagina.cfm?usz=2&uid=182&idnew=470

Progetto MUSAS, iniziati i lavori di acquisizione 3D dei reperti di Baia sommersa  - 28/08/2017

http://www.icr.beniculturali.it/pagina.cfm?usz=2&uid=182&idnew=482

Progetto MUSAS, iniziate le attività nel Parco Archeologico Sommerso – 22/07/2017

http://www.icr.beniculturali.it/pagina.cfm?usz=2&uid=182&idnew=455

 

Nella foto in alto: un’ancora litica rinvenuta nelle acque antistanti all’antica Egnatia e ora custodita nel Museo Archeologico Nazionale "Giuseppe Andreassi", durante il lavoro di acquisizione tridimensionale
In home page: una statuetta bronzea femminile dallo stesso museo, recuperata nel porto della cittadina pugliese