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Storia

NORMAL è l’acronimo di NOrmalizzazione MAteriali Lapidei

La Commissione NORMAL è nata nel 1977, su iniziativa di un gruppo di studiosi del CNR,(in particolare i centri CNR opere d’arte) e dell’Istituto Centrale del Restauro (ICR ora ISCR), consci del fatto che un progetto conservativo, corretto da un punto di vista tecnico e realistico da un punto di vista finanziario, può essere elaborato solo sulla base della conoscenza materica dell’opera e del suo stato di conservazione. Fautore dell’iniziativa fu il prof. Giovanni Urbani allora direttore dell’ ICR e convinto assertore dell’importanza e della inderogabile necessità di individuare metodologie di studio unificate e specifiche per il settore della conservazione dei materiali lapidei.

Nel 1977 venne presentata, all’ International Symposium on Conservation on Stone Materials tenutosi a Bologna, sotto l’egida dell’International Institute for Conservation (IIC), una proposta metodologica: Artistic Stone Works - A proposal for the Unification of the Methods of Studying Stone Decay and of Controlling Stone Conservation, a cura di G. Alessandrini, C. Manganelli del Fa ( + ) , P. Rossi-Doria Rota, M. Tabasso, S. Vannucci. Il successo incontrato da tale proposta costituì la spinta a formalizzare, da parte del CNR attraverso i Centri per le opere d’arte di Milano, Firenze, Roma e l’Istituto per la Conservazione dei Monumenti (??), e dell’ISCR da parte del Ministero per i Beni Culturali, l’istituzione della Commissione precedentemente citata. Scopo della Commissione NorMaL era quello di stabilire metodi unificati per lo studio delle alterazioni dei materiali lapidei e per il controllo dell’efficacia dei trattamenti conservativi di manufatti di interesse storico - artistico. La Commissione pose una limitazione, almeno momentanea, ai propri lavori: interessarsi unicamente dei materiaii lapidei, intendendosi con tale termine non solo le pietre naturali, ma anche i materiali artificiali utilizzati in architettura, quali stucchi, malte (indipendentemente dalla loro funzione in opera), prodotti ceramici (quali laterizi e cotti) ottenuti partendo dai materiali naturali attraverso processi particolari di lavorazione

All’attività di normazione della Commissione parteciparono, fin dalla sua istituzione, specialisti di diversa appartenenza: ricercatori del CNR, esperti e funzionari del Ministero per i Beni Culturali, docenti universitari, liberi professionisti (progettisti e restauratori), rappresentanti delle industrie interessate al settore, per un totale di circa 200 componenti, suddivisi in Gruppi e Sottogruppi di lavoro, ciascuno specializzato nelle diverse discipline scientifiche che aderiscono al settore conservativo (chimica, biologia, fisica, geologia, ecc.) o in classi particolari di materiali (malte, prodotti ceramici, ecc.) o, infine, in problematiche particolari (grafica, stato igrometrico delle strutture, ecc.).

Il coordinamento dell’attività di ciascun Gruppo fu affidato ad un ricercatore appartenente ad uno dei due enti promotori (CNR e Ministero dei Beni Culturali) mentre il coordinamento tra i diversi Gruppi fu affidato, ad un ricercatore del Centro CNR opere d’arte di Milano che, al 1° gennaio 1994, si è alternato ad un coordinatore appartenente all’ ICR

Sin dagli anni 77 la pubblicazione dei documenti (con copyright CNR-ISCR), la revisione editoriale, la diffusione degli stessi fu affidata al ICR che ha provveduto negli anni alla vendita attraverso la sua segreteria tecnica, previa richiesta degli interessati. La stessa segreteria ha curato la diffusione gratuita dei Documenti nei confronti delle Soprintendenze del Ministero per i Beni Culturali e di tutti gli organismi pubblici interessati al settore.

Caratteristica peculiare di molti Documenti, NORMAL soprattutto quelli di tipo metodologico, è stata la base sperimentale da cui essi sempre hanno preso origine: i documenti sono sempre stati elaborati a seguito di una adeguata sperimentazione condotta in parallelo tra i diversi laboratori afferenti a Gruppi e Sottogruppi di lavoro, al fine di pervenire a documenti estremamente dettagliati in tutte le fasi contemplate nella metodologia.

L'attività dei componenti i singoli gruppi di lavoro è stato sempre di tipo volontario.