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Il laboratorio dei dipinti su tavola accoglie le opere provenienti dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia
Data: 08/11/2024
Due opere del Perugino in Istituto
A seguito della Convenzione in vigore tra l’Istituto Centrale per il Restauro e la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia siglata nel 2019, l’Istituto ha preso in consegna nel pomeriggio del 4 Novembre 2024, sette dipinti su tavola appartenenti alla collezione della Galleria, per destinarli alla didattica della Scuola di Alta Formazione e Studio di Roma. Si segnalano tra le principali, due opere del Perugino, Madonna con Bambino, S. Costanzo e S. Ercolano detta la Madonna della cucina e il tondo dipinto su entrambe le facce raffigurante Il profeta Davide e Il profeta Daniele.
Le restanti opere sono: l’Adorazione dei Magi (dalla pala degli Oddi) di autore ignoto; Dio Padre e un cherubino (prima metà XVI sec);tavoletta confortatoria bifacciale con Crocifissione di Gesù e Andata al Calvario (prima metà XVI sec); Battesimo di Cristo di Pietro Montanini; Enea e Anchise in fuga da Troia in fiamme, dipinto di ambito olandese.
I dipinti, già sottoposti a trattamento anossico per cura della Galleria, sono stati accuratamente selezionati fra quelli presenti nei depositi della GNU dai funzionari restauratori dei due Istituti coinvolti nel progetto. La scelta è caduta su esemplari particolarmente significativi in ragione dello specifico stato di conservazione e dei loro materiali costitutivi prediligendo quelle opere suscettibili di rivelare – nel corso dell’intervento di restauro – nuovi dati e nuove informazioni sulla loro vicenda storico-conservativa e sulla tecnica pittorica adottata dai maestri che le hanno realizzate.
Nel caso, ad esempio, della Madonna della Cucina del Perugino, che sarà oggetto di una tesi di laurea, potrà essere possibile, nel corso dell’intervento e dello studio, indagare la natura dei materiali estranei che con il tempo si sono depositati sulla pittura e cogliere eventuali connessioni fra queste sostanze sovrammesse e l’ambiente nel quale il dipinto era un tempo collocato ovvero, secondo la tradizione, la cucina del palazzo dei Priori di Perugia. L’intervento fornirà in oltre l’occasione di esaminare nel dettaglio la tecnica adottata da Perugino in questo particolare caso.
Tutte le opere sono state trasportate per l’Istituto da Alessandro Pierangeli e Flavio Garzia e sono state accolte dalle funzionarie restauratrici del laboratorio tavole Francesca Fumelli (responsabile del laboratorio) e Stefania Di Marcello. Per la Galleria Nazionale dell’Umbria, collaboreranno al progetto i funzionari restauratori Maria Cristina Tomassetti, che ha accompagnato le opere in ICR, e Daniele Costantini. Seguiranno a breve la formazione dei Gruppi di lavoro e l’avvio delle indagini preliminari.