• home
  • L'istituto - News

Il restauro della Predicazione di San Paolo in Atene di Vincenzo Catalani

Data: 13/11/2024

ll recupero dell’integrità strutturale di una tela di grande formato

Il restauro dell’opera raffigurante la Predicazione di San Paolo in Atene, recentemente attribuita all’artista Vincenzo Catalani, nasce dalla collaborazione scientifica e accademica tra ICR e Pii Stabilimenti della Francia a Roma e a Loreto, proprietari del dipinto.

L’intervento, condotto all’interno di palazzo San Luigi dei Francesi, è stato progettato e diretto dall’ICR in accordo con la SABAP Roma, ed è stato finalizzato in primo luogo al recupero dell’integrità strutturale della grande tela e al suo ritensionamento su un nuovo telaio. Lo stato di conservazione del supporto, anche in relazione al suo considerevole formato (32 mq), ha reso necessaria la foderatura della tela. Questa operazione è stata eseguita con materiali sintetici compatibili con i materiali costitutivi, applicati con una procedura atta a garantirne la buona reversibilità.

Le operazioni preliminari all’intervento strutturale sono state condotte a partire da giugno 2024 da restauratori professionisti, che si sono occupati in particolare della riadesione degli strati pittorici e della pulitura della superficie.

La foderatura di questa tela di grande formato è stata realizzata nel corso di un cantiere didattico della durata di cinque settimane, che ha visto impegnate sei studentesse del 72° corso PFP2 della SAF ICR sede di Matera, guidate dai docenti Barbara Lavorini e Luigi Orata.

Durante le prime due settimane di cantiere si è lavorato al recupero della planarità della tela, alla sutura di tagli e strappi, al consolidamento del supporto, all’applicazione di rinforzi localizzati in corrispondenza dei danni di maggiore entità. Successivamente, la tela di rifodero è stata preparata con un adesivo acrilico termoplastico in dispersione acquosa e applicata sul retro del dipinto, adottando una metodologia che garantisse la riattivazione dell’adesivo a pressione e temperatura costanti sull’intera superficie.

Al termine delle operazioni di rintelatura, la grande tela è stata tensionata su un nuovo telaio e, finalmente, è stato possibile ammirare il dipinto in posizione verticale.

L’ultima fase del restauro, la cui conclusione è prevista per febbraio 2025, sarà condotta da restauratori professionisti con la DL di ICR e SABAP Roma. Essa è dedicata alla reintegrazione dei danni visibili a livello degli strati preparatori e pittorici, e consiste nella stuccatura e ritocco delle lacune reintegrabili e nell’equilibratura cromatica delle abrasioni e delle lacune non ricostruibili, secondo i criteri di reversibilità e di riconoscibilità.

Il restauro di questo dipinto costituisce, non in ultimo, una preziosa occasione per la messa a fuoco della tecnica pittorica di Vincenzo Catalani, artista poco noto, e delle vicende storiche di quest’opera di grande formato che non sono state ancora del tutto chiarite. Il gruppo di lavoro ICR, che sempre prevede la collaborazione di diverse figure professionali, quali restauratori, storici dell’arte, architetti e personale scientifico, sta pertanto conducendo un approfondito studio finalizzato alla caratterizzazione dell’opera, sia attraverso la definizione del suo percorso storico-artistico, sia mediante una campagna di diagnostica non invasiva e micro-invasiva che permette di individuare con maggior precisione i materiali costitutivi e i fenomeni di degrado sviluppatisi nel tempo. Fondamentale ai fini di questi studi è la documentazione in alta definizione del fronte e del retro della tela, realizzata dal Servizio di Rilievo e Documentazione ICR, che consente di documentare informazioni determinanti ai fini della ricostruzione degli spostamenti del dipinto e dei suoi allestimenti in ambienti differenti, testimoniati dai segni lasciati dal montaggio della tela su telai di diverse dimensioni.

Al termine del restauro il dipinto sarà esposto all’interno di palazzo San Luigi dei Francesi a Roma.

Gruppo di lavoro ICR:

· Barbara Lavorini: direzione dei lavori, coordinamento e progettazione dell’intervento, supervisione del restauro e docenza
· Luisa Tori: aspetti storico-artistici, indagini archivistiche e documentarie
· Cesare Crova: aspetti architettonici
· Claudio Santangelo: documentazione fotografica e fotogrammetria
· Marcella Ioele: indagini chimiche
· Marco Bartolini e Marco Tescari: indagini biologiche
· Flavio Garzia e Alessandro Pierangeli: logistica

Allievi del 72° corso PFP2 SAF sede di Matera:

Alessia Capolunghi, Alessandra Contini, Rosaria Dicanio, Francesca Gamberale, Lucia Beatrice Misurelli, Lucia Porzio.

Collaboratori esterni:

· Luigi Orata: supporto alla progettazione dell’intervento e docenza
· Francesco Frullini: supporto alla documentazione fotografica e fotogrammetria
· Carlotta Sacco Perasso: supporto alle indagini biologiche