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Il Paliotto di San Domenico di nuovo ad Orvieto

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Data: 24/06/2017

Terminato l'intervento conservativo, il paliotto in cuoio dorato e dipinto è stato riconsegnato al Museo dell'Opera del Duomo

Compiuto presso il Laboratorio manufatti in cuoio dell’ISCR, l'intervento (diretto nei primi anni da Giuseppe Basile e poi da Mara Nimmo), assume un posto di rilievo nell’ambito dei progetti conservativi che l’Istituto da tempo conduce insieme con l’Opera del Duomo di Orvieto e la Soprintendenza dell’Umbria. Il paliotto è stato inoltre oggetto di studio per una tesi di diploma presso la Scuola di Alta Formazione del nostro Istituto: Manuela Andreano e Sara Iafrate, diplomate nel 2009, hanno condotto una sperimentazione sugli adesivi che ha prodotto un’utile caratterizzazione di materiali e metodologie per il restauro dei manufatti in cuoio. 

Il paliotto, databile al I-II quarto del XVII secolo, composto da più teli in cuoio cuciti tra loro, dorati, impressi a rilievo con matrici lignee e dipinti ad olio con pigmenti e lacche, è caratterizzato da una decorazione con volute di foglie d’acanto e inserti floreali. Il fondo su cui si staglia la decorazione floreale è trattato anch’esso a rilievo, presentando una texture che ricorda la vibrazione luminosa dei parati a broccature d’oro. Nella parte centrale compare l’immagine di San Domenico di Guzmàn, fondatore dell’omonimo ordine di frati predicatori, rappresentato con la tunica bianca e il mantello nero: il paliotto era infatti originariamente esposto nell’Oratorio della confraternita di San Domenico ad Orvieto, e fu donato al Museo nel 1899.

Il manufatto si presentava, prima del restauro, assai degradato: il tessuto fibroso del supporto in cuoio appariva decoeso e fragile, compromesso da estese lacune e lacerazioni. Il restauro ha pertanto provveduto al rinforzo, al sostegno e al montaggio del manufatto, secondo le metodologie già sperimentate e messe a punto presso il Laboratorio e nel corso della tesi di diploma. Una particolare attenzione è stata data alle problematiche della reintegrazione, in considerazione delle estese mancanze. 

Il paliotto è stato collocato presso la Sala Albèri del Museo, secondo una modalità progettata e realizzata in modo da suggerire, seppure in forma allusiva, l'originaria funzione di fronte d'altare.

L’ISCR ha al suo attivo numerosi progetti di collaborazione con il MODO (Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto), avviata nel 1991 con il delicato intervento sul reliquiario del corporale di Bolsena, capolavoro dell’oreficeria senese del XIV secolo. I contributi al restauro e alla conservazione del patrimonio orvietano sono stati ricapitolati dal Direttore ISCR Gisella Capponi nella sua relazione al convegno tenuto nella città umbra il 30 settembre scorso (leggi la notizia su questo sito).

La restituzione del paliotto di san Domenico è giunta in concomitanza con i festeggiamenti per la Solennità del Corpus Domini che si sono svolti dal 10 al 18 giugno. Di questa festa religiosa Orvieto è luogo d’elezione. Il corporale macchiato di sangue che ha dato origine alla solennità del Corpus Domini è infatti custodito ad Orvieto all’interno del prezioso reliquiario di Ugolino di Vieri, prima esposto nella Cappella del Corporale e ora presso il Museo dell’Opera del Duomo.

Gruppo di lavoro

RUP / Direzione Lavori ISCR   Laura D’Agostino

Restauro   Anna Valeria Jervis, Mariabianca Paris, Lidia Rissotto e Sara Iafrate (partecipazione al restauro con contratto su perizia)

Documentazione fotografica   Angelo Rubino

Documentazione grafica Manuela Andreano e Sara Iafrate

Indagini scientifiche

Marcella Ioele con la collaborazione di Paola Biocca
Ulderico Santamaria (Università della Tuscia, Viterbo)

Realizzazione della struttura di sostegno e del supporto espositivo
Equilibrarte S.r.l. di Antonio Iaccarino e Carlo Serino

Supervisione scientifica all’imballaggio e alla movimentazione
Elisabetta Giani con la collaborazione di Arterìa per il rivestimento interno della cassa

Proprietà
Opera del Duomo, Orvieto (TR), curatore delle collezioni Alessandra Cannistrà

Ente preposto alla tutela
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Soprintendente Marica Mercalli

Vai alla scheda di restauro del paliotto di San Domenico in questo sito

Foto grande in alto: reintegrazione delle lacune del supporto
foto accanto al testo: una parte del gruppo di lavoro ISCR davanti al paliotto di San Domenico ricollocato nella Sala Albèri all’interno del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto
foto in homepage: un dettaglio del paliotto di San Domenico, dopo il restauro