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La Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo di Guercino

presentazione

Il quadro trafugato dalla chiesa di San Vincenzo a Modena il 3 agosto 2014 è un olio su tela di Guercino (Giovanni Francesco Barbieri, Cento 1591, Bologna 1666) e raffigura la Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo.

L’opera fu eseguita per gli Estensi nel 1629 dall’artista, all’apice del successo professionale, e fu destinata alla chiesa dei Teatini.  Collocata nel secondo altare di destra il 17 novembre 1630 in occasione della festa di San Gregorio Taumaturgo, la pala fu poi trasferita nell'attuale collocazione, ovvero la prima cappella di sinistra.

Il dipinto è stato recuperato dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale a Casablanca (Marocco) nell’estate 2017 e affidato dal Magistrato in custodia giudiziale, per eseguire i lavori di conservazione e restauro, al direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro il 15 settembre 2017.

L’Istituto ha realizzato diversi lavori su importanti opere del Guercino dagli anni Sessanta a oggi, tra i quali la Madonna in trono col Bambino, San Pietro e San Paolo, eseguito da Maria.Enrica Giralico tra il 1986 e il 1992, olio su tela proveniente dalla Certosa di Pavia; i tre dipinti a olio su tela della collezione Doria Pamphilj (San Girolamo, Figliol prodigo, San Giuseppe), restaurati da Francesca Capanna tra il 1997 e il 1999 i primi due e tra il 2000 e il 2001 il terzo, e infine l’importante restauro del San Francesco (Valle Strona, Novara) recuperato nel 1998 e dipinto per il Convento di San Giovanni in Persiceto, eseguito da Francesca Capanna.

 

Gruppo di lavoro ISCR

Direttore ISCR Luigi Ficacci

Direzione dei lavori Angelandreina Rorro
Direzione tecnica e restauro Carla Zaccheo, Francesca Capanna
Documentazione fotografica Angelo Raffaele Rubino
Indagini chimiche Fabio Talarico e Giulia Germinario
Indagini fisiche Fabio Aramini

Pronto intervento eseguito con gli allievi del IV anno della Scuola di Alta Formazione sotto la direzione della restauratrice Carla Zaccheo.

Restauro eseguito con la ditta Lorenza Giuseppina D’Alessandro e Giorgio Capriotti, documentazione fotografica Mauro Coen.