• home
  • Restauri - Restauri in corso

La fondazione di Roma, Gerardo Dottori, Perugia

stato di conservazione e interventi precedenti

Il pannello di supporto si presentava complessivamente in buono stato. Tuttavia, nei punti di caduta dell’intonaco le fibre di legno apparivano parzialmente sfaldate dal contatto con i chiodi di ancoraggio alla cornice, notevolmente ossidati.

Tale ossidazione aveva favorito locali distacchi e cadute dell’intonaco lungo i bordi del dipinto, alcune delle quali erano state grossolanamente risarcite in un passato intervento di restauro con stucco cementizio e colori a tempera.

Lungo i bordi si evidenziavano inoltre difetti di adesione dell’intonaco al supporto in Populit, causati dal diverso comportamento dei materiali alle sollecitazioni ambientali, e in particolare dai fenomeni di contrazione/dilatazione a carico del supporto organico (a seguito delle variazioni termoigrometriche),  che si ripercuotono anche sull’intonaco.

In corrispondenza della traversa orizzontale della cornice lignea inoltre l’intonaco appariva interessato da una lunga e sottile fessurazione, indubbiamente favorita anche in questo caso dalla presenza dei chiodi che bloccano il pannello alla traversa.

Sulla pellicola pittorica si riscontravano una serie di piccole cadute, concentrate soprattutto nella zona inferiore del dipinto (anch’esse ritoccate grossolanamente a tempera in un passato intervento di restauro), unitamente a locali abrasioni del colore presenti anche in alto a sinistra, in corrispondenza della parte dipinta a secco.

Su tutta la superficie appariva inoltre diffuso un sottile strato di polvere grigia.

La cornice lignea, infine, presentava lievi tracce di un precedente attacco da parte di insetti xilofagi sul listello inferiore. Alcune lacune di piccola entità erano presenti nelle connessioni angolari e lungo lo spessore dei regoli.

Un secondo intervento di restauro, eseguito in tempi recenti, aveva invece comportato la riadesione di alcuni frammenti d’intonaco nei punti di distacco: residui di adesivo (probabilmente una resina acrilica in emulsione) erano evidenti lungo il margine sinistro del dipinto, in corrispondenza di un punto in cui l’intonaco risultava frantumato e parzialmente riadeso, ed analogamente lungo i bordi di alcune lacune dell’intonaco. L’intera superficie appariva inoltre ricoperta da piccole gocce di adesivo accidentalmente schizzato. Questo secondo intervento aveva previsto inoltre la reintegrazione pittorica delle lacune più ampie mediante colori ad acquarello.