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Senza Titolo, Domenico Bianchi, MACRO

analisi storico-critica

Proveniente dal Macro di Roma, l’opera Senza Titolo (2005) si presenta come un grande quadro di cera su cui spicca al centro l’articolato disegno in lamina metallica.  

La composizione è stata realizzata applicando su un supporto rigido porzioni rettangolari di cera  attorno ad un motivo centrale di forma circolare ed entro un bordo perimetrale, anch’essi in cera. I rettangoli, il disco centrale e il bordo perimetrale presentano diverse tonalità di bianco e diversi spessori, in modo da creare, secondo l’intenzione dell’artista, un effetto vibrante e dinamico. Sulla superficie così lavorata è stato infine trasposto un motivo grafico curvilineo eseguito tramite applicazione di palladio in foglia.

L’opera appare omogenea rispetto alla produzione di Domenico Bianchi per caratteristiche esecutive e valenze estetiche, basandosi sul contrasto tra l’effetto vellutato della cera, impiegata come piano di fondo omogeneo e assorbente seppure vibrante nei sottili dislivelli, e la luminosità del palladio, con il quale viene realizzato il motivo decorativo centrale dal carattere lineare.