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Satiro, Michele La Spina, Accademia Nazionale di San Luca, Roma

intervento di restauro

Il primo obiettivo dell’intervento di restauro era volto a rimuovere la patina di alterazione frutto dell'esposizione all'atmosfera, soprattutto in corrispondenza delle linee geodetiche. A tale scopo sono stati effettuati dei lavaggi di tutta la statua con un tensioattivo non ionico in acqua deionizzata seguiti da risciacqui, sempre con acqua deionizzata. Successivamente la pulitura meccanica è stata eseguita con spazzoline d’acciaio montate su portamine o microtrapano. Le croste nere, particolarmente deturpanti e tenaci, sono state ammorbidite con una soluzione acquosa leggermente acida e in seguito asportate meccanicamente. Per quanto riguarda l’interno della base, ci si è limitati alla rimozione dei residui di terra di fusione e alla protezione degli elementi in ferro precedentemente consolidati con una resina epossidica bicomponente. Le superfici in bronzo, interne ed esterne, sono state disidratate più volte con solventi applicati a nebulizzazione e a pennello. Il protettivo è stato scelto in base alla futura ricollocazione della statua all’esterno ed è costituito da una resina acrilica contenente un inibitore di corrosione specifico per le leghe di rame.
Dato che, a seguito della pulitura e della stesura del protettivo, la superficie era piuttosto omogenea sono stati effettuati dei ritocchi cromatici solo sulle piccole discromie presenti sul retro del braccio destro, sul bargiglio sinistro e sul labbro superiore con colori a vernice per il restauro.
La cricca presente sulla zampa d’appoggio è stata consolidata con un’infiltrazione di resina epossidica bicomponente pigmentata. Infine è stato applicato uno strato finale di protezione costituito da cera microcristallina per isolare maggiormente lo strato di protettivo dagli agenti atmosferici.