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Elefantino di piazza della Minerva a Roma

intervento di restauro

In considerazione dello stato di conservazione gli interventi di restauro realizzati hanno riguardato dei cicli di trattamenti con prodotto biocida applicato a spruzzo a intervalli di quindici giorni. L'efficacia del biocida è stata via via verificata tramite dei tasselli di controllo.

A conclusione dei trattamenti si è potuto procedere alla rimozione della patina biologica mediante leggera spazzolatura con acqua. Gli annerimenti sono stati rimossi adottando metodi diversificati a seconda dello spessore, durezza e composizione dosandone la gradualità.

L'intervento di stuccatura lungo le linee di frattura è stato realizzato con malte tradizionali cercando l'adeguamento cromatico alle diverse zone del manufatto.
Le reintegrazioni effettuate in precedenti interventi, anche se non più integre nella loro totalità, non costituivano un pericolo per la conservazione del materiale originale circostante; altresì la loro rimozione, verificato il tenace stato di adesione, poteva costituire un danneggiamento, si è quindi deciso per il ripristino superficiale.

Pur considerando inevitabile la dicromia - che l'Elefantino presentava al termine dell'intervento a causa della presenza di macchie dovute ai sali di rame che l'intervento di restauro non aveva potuto eliminare - si è deciso di effettuare un leggero trattamento di scialbatura al fine di ottenere un ragionevole equilibrio cromatico. Tale trattamento, completamente reversibile e applicato unicamente alle zone con le macchie più evidenti, ha permesso una più agevole lettura dell'intero manufatto.

Terminati i trattamenti di restauro è stato applicato un protettivo sull'intero monumento.