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Cortigiana con parasole di Kawanabe Kyosai, Castello ducale di Agliè

analisi storico-critica

Il dipinto reca due firme: quella di Kawanabe Kyosai (1831-1889), che ha eseguito la cortigiana, e quella di Kawabata Gyokusho[1] (1842-1913), che ha delineato il servitore in secondo piano.

Si tratta quindi di un dipinto realizzato a quattro mani, del genere seki-ga, ovvero un tipo di pittura estemporanea e veloce, che si eseguiva in occasione di incontri culturali tra artisti e poeti, molto frequenti nel Giappone di fine ‘800, quando l’arcipelago stava vivendo un vivace fermento culturale a seguito dell’apertura delle proprie frontiere all’Occidente dopo oltre duecento anni di chiusura.

Kawanabe Kyosai è uno dei pittori più popolari del Giappone. Artista eclettico di eccezionale talento, Kyosai compì i suoi studi presso la scuola Kano, accademia di notevole prestigio, dedicandosi allo studio delle tecniche pittoriche di tradizione giapponese ed orientale. Conosciuto soprattutto come caricaturista, fu molto apprezzato dagli stranieri che frequentavano il Giappone del tempo, come il francese Emile Guimet, che fu il primo a presentare il pittore in Europa, dove conquistò un largo consenso tra collezionisti ed editori.

 



[1] Questa firma è stata identificata da Timothy Clark, curatore della sezione giapponese del British Museum di Londra.