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Cortigiana con parasole di Kawanabe Kyosai, Castello ducale di Agliè

indagini scientifiche

Analisi Chimiche

Nella prima fase diagnostica il manufatto è stato investigato con indagini non distruttive quali l’analisi XRF (tubo di tungsteno, 30 eV e 0,12 mA, 100 sec) e analisi Raman portatile con eccitazione nel verde (514.5 nm). Le analisi Raman sono state eseguite dalla D.ssa Armida Sodo (Università Roma TRE) nell’ambito di un accordo di collaborazione ratificato tra i nostri Istituti. Le analisi si sono soffermate sia sulla porzione originale dipinta, che sulla carta di bordura. Le analisi hanno mostrato una tavolozza pittorica piuttosto semplice: il pigmento rosso è cinabro, mentre il nero è a base di carbonio. Il pigmento azzurro dell’ombrello è senza dubbio organico, in quanto non sono visibili segnali all’XRF; tuttavia, dato lo spessore così esiguo, la sua identificazione con la tecnica Raman non è stata possibile.

La cornice di carta verde è stata dipinta con pigmento a base di ferro (terra verde) e contiene un verde di rame. 

Successivamente sono stati campionati dei microframmenti, analizzati mediante microscopia, micro-FTIR, SEM-EDS e test microchimici. Data l’invasività del campionamento su materiale cartaceo, i prelievi sono stati eseguiti solo su frammenti di carta già decoesi, sia delle zone non dipinte che della carta di bordura; quest’ultima presentava decorazioni in lamina metallica e motivi decorativi neri, rossi e verdi. 

La combinazione di analisi micro-FTIR con test di Lugol per la presenza dell’amido (Fig. 1) ha permesso di determinare che la carta originale era incollata alla tela con colla di farina (contenente amido e glutine), mentre la cornice verde perimetrale è incollata alla carta originale con colla animale.

Sulla cornice sono stati evidenziati i seguenti pigmenti: terra verde, ocra rossa, cinabro e nero animale.

I motivi decorativi dorati su verde non sono stati eseguiti con foglia d’oro, ma con ottone, evidenziato al SEM-EDS dalla presenza di rame e zinco (Fig.2), mentre il legante è colla animale (Fig. 3). Il rame contenuto nell’ottone ha subito alterazione ossidativa in cloruri di rame, dalla colorazione verde.

Marcella Ioele, Laboratorio di Chimica ISCR

 

Analisi biologiche

Alcuni frammenti erratici del supporto e della bordura sono stati sottoposti ad indagini microscopiche per determinarne la composizione e la natura.

Le analisi effettuate dopo l’allestimento di preparati adatti all’osservazione al microscopio ottico in campo chiaro e in luce polarizzata hanno permesso di accertarne la composizione.

La carta del supporto è risultata essere composta da un miscuglio di fibre di bambù (Dendrocalamus sp.) e kōzo (Brussonetia kazinokj  Sieb.) (foto 1). Tale miscuglio chiamato wa-gazenshi[1] rappresenta una imitazione delle pregiate carte cinesi in un periodo storico nel quale i commerci e le importazioni con il continente erano stati a lungo vietati.

La carta occidentale è costituita di pasta di stracci e pasta lignea di conifera ed è quindi congruente con la datazione del dipinto.

Gianfranco Priori Laboratorio di Biologia ISCR



[1]     Letteralmente gasenshi giapponese