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Grandi danni. Natura e uomo

Il restauro per rappresentare un’operazione legittima non dovrà presumere né il tempo come reversibile né l’abolizione della storia”. Cesare Brandi, Teoria del restauro

I recenti eventi sismici hanno mostrato con drammatica evidenza l’estrema fragilità delle opere d’arte del nostro patrimonio.  La forza della natura e dei suoi quattro elementi – acqua, fuoco, aria e acqua – può essere particolarmente distruttiva. Anche l’azione dell’uomo può essere altrettanto distruttiva. Guerre, incidenti, incuria, imperizia sono solo alcune delle azioni volontarie e involontarie che sottopongono le opere a grandi danni. La messa in sicurezza del patrimonio artistico diventa l’obiettivo primario del moderno restauro, ma quando ciò non avviene, il restauro può intervenire ristabilendo una attendibile fruibilità dell’opera, in particolare quando essa viene investita da significati di estrema importanza per le comunità e il territorio di appartenenza.