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Restauri conclusi
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Baia Sommersa, Via Erculanea
L’intervento di restauro del 2005, progettato e diretto da Roberto Petriaggi, è stato richiesto espressamente dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei che aveva in progrmma la realizzazione dello scavo e musealizzazione di questo settore del Parco Sommerso di Baia. Tale intervento eseguito su un breve tratto della strada si poneva come preliminare intervento pilota per definire un protocollo metodologico da utilizzare in un futuro per il restauro, da eseguirsi su un tratto significativo della strada romana.
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Il Satiro Danzante di Mazara del Vallo
La statua bronzea del “Satiro Danzante” fu ripescata nel Canale di Sicilia nel marzo del 1998 su un fondale di circa 500 metri. Rappresenta un Satiro demone facente parte del corteo orgiastico che accompagnava Dioniso, dio del vino. La Soprintendenza Archeologica di Trapani e la Regione Siciliana, dopo il recupero decisero di affidare i lavori di conservazione e restauro del reperto all’ICR, ora ISCR, nell'ottobre 1998.
Gli esperti dell’ISCR hanno messo a punto un articolato progetto che, dalla fase diagnostica delle caratteristiche morfologiche della scultura, dei fenomeni di deterioramento e dello stato meccanico-strutturale, ha portato all’intervento di restauro vero e proprio. L’attenzione dei progettisti si è rivolta con particolare cura allo studio per la realizzazione del sostegno espositivo della statua, in considerazione del deciso movimento dell'opera e del suo vibrante rapporto con il contesto spaziale. E' stata individuata anche la necessità di una base antisismica e di una vetrina climatizzata. Con la consulenza della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma, dell’Ansaldo Ricerche (Gruppo Finmeccanica) ed il sostegno economico dello sponsor Europa Metalli, l’Istituto mise a punto il progetto per il complesso espositivo avvalendosi della consolidata esperienza acquistata in questo settore.
I tecnici dell’Istituto hanno dedicato al Satiro quattro anni di intenso lavoro, restituendo all’opera scultorea la sua originaria bellezza ed espressività. Nell’ottobre del 2002 la statua è tornata in Sicilia dove è stata approntata un’apposita struttura museale presso l’ex Chiesa di Sant’Egidio a Mazara del Vallo, denominata Museo del Satiro. Il progetto di restauro della struttura museale è stato rivolto principalmente alla riconfigurazione dell’aspetto e della spazialità originaria della chiesa, sulla base anche di documentazioni fotografiche d’archivio.Hanno fatto parte del gruppo di lavoro ISCR anche:
Giorgio Accardo
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Ines Cortese
Stefano D'Amico
Maurizio Marabelli
Mario Micheli
Francesco Sacco
Giuseppe Viggiano -
Rotella da parata in cuoio. Museo Bagatti-Valsecchi, Milano
Nel XVI secolo si assiste in Italia ad una vasta ed originale produzione di armature di lusso (dette anche da parata), sontuosamente decorate per esaltare l’aspetto di potenza e di ricchezza dei grandi signori dell’epoca. Si tratta di armature di elevato valore simbolico, politico e sociale, i cui temi decorativi attingono all’antichità romana e alla mitologia classica da poco riscoperti, offrendo spunto per composizioni raffinate e a volte spettacolari, e in cui ‘la forma è portata al massimo del virtuosismo tecnico lavorando l’acciaio a sbalzo alla stregua di un metallo prezioso’.
Al corpus degli armamenti da parata Rinascimentali appartengono anche diversi esemplari realizzati in cuoio (principalmente scudi e copricapi guerreschi di diversa foggia), materiale strutturalmente diverso dall’acciaio, ma fin dall’antichità utilizzato nel campo dell’abbigliamento militare e in grado di essere lavorato ad imitazione dei più pregiati esemplari in metallo.
Il restauro della rotella in cuoio del Museo Bagatti-Valsecchi di Milano, datata alla seconda metà del XVI secolo, ha permesso di approfondire la conoscenza delle tecniche compositive e di decorazione di questa particolare classe di manufatti e una serie di indagini analitiche, mirate alla valutazione dello stato di conservazione, ha indirizzato nelle scelte metodologiche per la stabilizzazione del rivestimento in cuoio. L’intervento è stato eseguito, con la Direzione Lavori della dottoressa Rosanna Pavoni, nel rispetto di modifiche e aggiunte apportate al manufatto nei precedenti restauri, in accordo con le scelte di allestimento della collezione.
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La peschiera della villa romana di Torre Astura, Nettuno, Roma
L’intervento di restauro è stato eseguito nel 2001 su tre vasche della peschiera della villa romana risalente al I sec. a.C., (cfr. F. Piccareta, Astura - Forma Italiae - Firenze, 1977), e si inquadra come cantiere sperimentale del Progetto Restaurare sott´acqua.