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Madonna Addolorata, Chiesa di S. Giovanni Battista, Morbegno
intervento di restauro
La particolare situazione conservativa qui descritta ha determinato la necessità di intervenire in maniera differenziata sulle varie zone della scultura. Dopo un’attenta valutazione critica, condotta in maniera interdisciplinare e con il coinvolgimento del funzionario incaricato della Soprintendenza milanese, Sandra Sicoli, e di esperti studiosi della scultura lombarda nel Rinascimento come Paolo Venturoli, si è scelto di portare alla luce la stesura più antica degli incarnati, con un meticoloso e impegnativo lavoro di rimozione manuale a bisturi delle ridipinture. Sul resto della scultura, invece, si è optato per il mantenimento degli strati pittorici moderni. Tutte le superfici sono state sottoposte ad un’accurata rimozione dei depositi e pulitura con mezzi solventi, mantenendo in tal modo l’aspetto unitario dell’opera così come ci è pervenuta.
Sono state risanate le fessure del tronco e le lacune del supporto e risarcito un piccolo elemento mancante nella fibbia del manto. È stata riposizionata la mano sinistra distaccata; un intervento particolare è stato adottato per le dita della stessa mano, che erano state grossolanamente rimodellate, incollate, inchiodate e ridipinte in seguito a un antico trauma.
Il restauro è stato completato con l’integrazione pittorica mediante tecnica a puntinato sulle lacune di profondità, a velatura sulle lacune di superficie, e stendendo una protezione finale su tutta la superficie dipinta.
Il restauro è stato condotto da Federica Di Cosimo e Costanza Longo nel Laboratorio dei Manufatti lignei con la partecipazione degli studenti del PFP2 della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro.