• home
  • Restauri - Restauri in corso

L'ascia in bronzo dal Villaggio delle Macine

tecniche di esecuzione

L’ascia, ottenuta per fusione in stampo di una lega di rame e stagno, è del tipo ad alette con tallone non distinto, ha una lunghezza complessiva  di cm. 12,9, larghezza della lama di cm. 5,8, larghezza del tallone di cm. 2,5 e pesa gr. 357,4.
L’immanicatura, del tipo piegato a forma di “L”, è stata ottenuta da uno spezzone di legno di quercia con diramazione, ha sezione ellissoidale e presenta l’opera ad incastro per l’inserimento dell’ascia in asse con l’immanicatura, ricavata nell’appendice, del tipo a forcella con branche a becco d’oca. La scelta del legno di quercia, particolarmente duro, è presumibilmente legata alla necessità di sopportare colpi anche violenti.   Per vincolare definitivamente lo strumento alla sua immanicatura, normalmente veniva spalmata una resina bituminosa tra le alette metalliche e la forcella lignea e si realizzava una legatura esterna con tendini di animali o strisce di cuoio. Le ottime condizioni conservative dell’ascia dell’uomo del Similaun permettono una piena comprensione di questi manufatti.

Preziosi contributi alla lettura del manufatto sono stati offerti da Massimo Vidale (Università degli Studi di Padova, ex ICR).