• home
  • Restauri - Restauri in corso

La testiera in bronzo da Vulci

stato di conservazione e interventi precedenti

La testiera è stata recuperata con la tecnica del pane di terra contenuto da un guscio in gesso che, una volta ribaltato il manufatto, ne ha costituito il piano di appoggio. Essa appariva come una miriade di minute borchiette emisferiche in lega di rame, che, rivestendo le corregge scomposte sul terreno, avevano assunto l’aspetto di un tappeto caotico di elementi, del tutto incomprensibile. La maggior parte delle borchiette presentavano una porzione, seppure minima, del sottile fusto metallico con sezione quadrangolare che le fissava al cuoio.
Nel corso delle operazioni di microscavo sono emerse modeste aree di cuoio mineralizzato, alcune delle quali recanti l’impronta incisa del perimetro delle borchiette e i fori centrali per il passaggio del filo metallico. Inoltre sono state recuperate numerose piccole porzioni dei medesimi fili metallici, a volte saldati fra loro dai prodotti di corrosione e le sei borchie, spesso in condizioni frammentarie.
Tutti i frammenti presentavano una totale mineralizzazione degli spessori e superfici coperte da prodotti di corrosione verdi, spesso associabili a fenomeni di corrosione attiva, con morfologia particolarmente disuniforme. La cavità delle borchiette, nella maggior parte dei casi, conteneva prodotti di corrosione verde misti a materiale organico mineralizzato.